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Kilobaid
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view post Posted on 9/4/2009, 14:15 by: Kilobaid     +1   -1Reply


Le sette meraviglie del mondo antico


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image Faro di Alessandria image

Alessandro il Grande giunse in Egitto nel 332 a.C. e, dopo aver conquistato rapidamente il paese, fondò la nuova città ad ovest del delta del Nilo, su una striscia di terreno sabbioso, che separa la palude Mareotide dal Medirerraneo, di fronte all'isola di Faro. Il progetto venne affidato all'architetto Dinocrate; lo portò a compimento Tolomeo figlio di Lago, prima satrapo, poi re d'Egitto.

L'isola di Faro, su cui sorse la famosa torre luminosa, fu congiunta alla città con una diga lunga 7 stadi (1290 metri circa), formando così due porti comunicanti col Nilo per mezzo di canali navigabili. Già in tempi antichissimi dovette esserci l'uso di accendere sull'alto delle colline, in prossimità del Lido, dei fuochi perchè fossero guida ai naviganti.

Si ritiene, tuttavia, che la prima vera e propria torre-faro, quella che ha dato a tutte le altre il nome e il modello, sia stata proprio quella di Alessandria d'Egitto. Architetto ne fu Sostrato di Cnido, figlio di Dexifane, il quale lavorò sotto i primi due Tolomei. La costruzione del Faro iniziò probabilmente nel 297 a.C., sebbene in epoca più tarda il cronista Eusebio, vescovo di Cesarea, che era stato prigioniero in Egitto, citi nella sua Cronaca la costruzione del faro nell'anno 283 o 282 a.C.. L'inaugurazione ebbe luogo sotto il secondo Tolomeo, Filadelfo, tra il 280 e il 279 a.C.. Il Faro era stato consacrato a favore dei navigatori agli dei salvatori ("teois soteroi uper ton laixomenon ", come diceva l'epigrafe dedicatoria, che poteva facilmente essere scorta da chiunque entrasse o uscisse dal porto), nei quali si devono probabilmente riconoscere piuttosto che Tolomeo I e Berenice, i Dioscuri, Castore e Polluce, divinità della luce, splendenti, che i naviganti vedevano, durante la tempesta, posarsi sulla cima dell'albero maestro: la fiamma del Faro vista isolata e alta sull'orizzonte, come una stella, sembrava ad essi l&...

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view post Posted on 9/4/2009, 14:05 by: Kilobaid     +1   -1Reply


Le sette meraviglie dell mondo antico


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image Tempio di Artemide image

La collocazione del tempio di Artemide fra le sette meraviglie del mondo è dovuta alla stupenda architettura ed alle dimensioni eccezionali del suo complesso. L'edificio più importante e più antico, denominato "D" dagli archeologi, fu costruito per ordine di Creso circa a metà del VII secolo; di ciò abbiamo come testimonianza delle iscrizioni in caratteri Lidi e greci che si trovavano sulle colonne del tempio "D".

I lavori furono eseguiti dall'architetto Chersifrone. La fama del tempio nella antichità era legata al diritto di asilo che questo elargiva e crebbe molto per i racconti legati a personaggi illustri e alla vita religiosa della città. Fin dai tempi più remoti il denaro necessario al sostentamento del tempio veniva procurato dai pellegrini, dai mercanti che affollavano il tempio e dai sacerdoti che vendevano le carni usate per i sacrifici. Gli scavi nel santuario sono oggi ancora in corso, per il momento si ritiene che nel VII secolo il santuario consistesse in una struttura simile ad un altare che cambiò varie volte e di due altri monumenti: l'Hekatompedon, così detto perchè misurava 100 piedi e l'altare a rampa. Tutto ciò fu ricoperto con la costruzione del tempio "D" e quella del cortile dell'altare. Il tempio "D" aveva otto colonne sulla facciata e pare nove sul retro, non doveva essere ipetro, sebbene alcuni studiosi sostengono che il tempio fosse aperto alla pioggia, perchè nella zona della cella fu trovato un tubo che serviva per eliminare l'acqua.

In seguito si pensò che la copertura fosse tronca e limitata al colonnato, cioè che la parte centrale fosse scoperta. L'accesso alla terrazza alta del santuario avveniva per mezzo di scalini di marmo costruiti attorno all'edificio come una gigantesca cornice.

L'alto basamento era largo 7,85 m e lungo 131 m. Plinio racconta che le colonne erano alte 20 m, snelle ed elegan...

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view post Posted on 9/4/2009, 13:54 by: Kilobaid     +1   -1Reply


Le sette meraviglie del mondo antico

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Statua di Zeus

Trono alto circa quattordici metri con spalliera diritta e culminante con figure di dei; braccioli sostenuti da sfingi; il dio era seduto con peplo drappeggiato, che era d'oro; i piedi poggianti su uno sgabello lavorato, cesellato e poggiante su un leone a tutto tondo; calzari cesellati con lavori di scene di guerre; nella mano destra reggeva una vittoria, che si dice fosse d'oro e misurasse due metri...

Con la mano sinistra regge un'asta molto lunga poggiante sul terreno e avente in cima un'aquila d'oro; la faccia del Dio esprime bontà e gioia, come dice Crisostomo. La testa è incoronata di olivo. La faccia e la parte scoperta del corpo erano d'avorio cesellato, mentre erano d'oro e di altri metalli preziosi barba e capelli. Pietre preziose disseminate nei punti opportuni, ad esempio gli occhi. Qualcosa possono dirci, a tal proposito, le statue dei bronzi di Riace. Pausania descrive minutamente il gran numero di figure che sono nei piedi del trono e attorno ad esso sulla base; si giunge perfino a venti figure di dei che assistono alla genesi di Pandora. Il tutto poggiava su un basamento di marmo pario, alto uno o due metri. Quando si pensa che la statua di Minerva, nel Partenone, era visibile ai naviganti che giravano capo Sunio, quasi fosse un faro ideale, si ha l'idea della grandiosità di tutti i monumenti che Fidia affidò ai posteri.

Sarebbe facile affermare che i cosiddetti "Bronzi di Riace", essendo di Scuola fidiaca, potrebbero darci un'idea della grandiosità della concezione artistica del sommo Fidia, ma non siamo nè certi che vengano da tale scuola, nè, se così, fosse, bastano a darci una definizione del massimo artista e del suo "Zeus di Olimpia". Abbiamo pochissime fonti, nessuna immagine dello "Zeus" e poche e vaghe descrizioni, come quella che ci dice che era alta oltre i tredici metri.

Il Dio, costruito d'oro e d'avorio è assiso in trono; una corona, che imita i rami di olivo, gli sta sul capo. Egli porta n...

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view post Posted on 9/4/2009, 13:45 by: Kilobaid     +1   -1Reply


Le sette meraviglie del mondo antico

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Mausoleo di Alicarnasso

Il termine mausoleo con il quale si intende la tomba a carattere monumentale, discende dalla tomba di Mausolo, satrapo della Caria, ad Alicarnasso. Secondo gli antichi autori è ad Artemisia che si deve la costruzione del Mausoleo dedicato al fratello-sposo Mausolo, ed è per questo che sovente se ne è fatta risalire la datazione al biennio intercorso tra la morte di lui e quella di lei, cioè al 353-351 a.C..

Ma è evidente che la tomba aveva proporzioni troppo vaste perchè in così poco tempo se ne fosse potuto ideare il progetto e completare la costruzione; è più probabile che ciò sia avvenuto mentre Mausolo era ancora in vita, nel 370-365 a.C., e che l'esecuzione terminasse intorno al 350 a.C., poco dopo la morte di Artemisia. La bellezza dell'architettura della tomba, unitamente alla decorazione scultorea, la fecero qualificare fra Le sette meraviglie del mondo antico. Donde si passò a denominare col nome di mausoleo qualsiasi tomba monumentale (mausoleo di Augusto, mausoleo di Adriano).

Ma il mausoleo fu un tipo architettonico essenzialmente classico: non sarebbe esatto denominare mausoleo edifici sorti dopo la fine del paganesimo.

La tomba di Mausolo, secondo la ricostruzione del Krischen, presenta un grande basamento di 22 metri di altezza, circondato inferiormente da una zoccolatura degradante, sopra la quale si innalza un colonnato ionico di nove colonne per undici, di circa tredici metri di altezza; sopra questo si trovava una piramide a gradini di 7 metri ed infine la quadriga.

Il tutto raggiungeva un'altezza di 49 metri. In questa ricostruzione tutto l'insieme è legato da un sistema di misure molto semplice basato sul multiplo del piede e del cubito sami, congiunti dal rapporto di due o tre multipli per due e per potenze di due, secondo regole costanti dell'architettura greca.

La ricostruzione di Krischen fu, fra le molte, la più semplice ed attendibile. Essa si accorda con le misure delle fondamenta e con quelle di par...

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view post Posted on 9/4/2009, 13:35 by: Kilobaid     +1   -1Reply


Le sette meraviglie del mondo antico

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image La Piramide di Cheope image

Una delle costruzioni più grandi mai realizzate dall'uomo. S'innalza verso il cielo da parecchie migliaia di anni nella piana di Giza in Egitto. Le sue misure sono: lato settentrionale 230 m e 25.05 cm, lato occidentale 230 m e 35.65 cm, lato orientale 230 m e 39.05 cm ed infine lato meridionale 230 m e 45.35 cm, per una altezza di 146 m. Il tutto per un peso di circa 6.000.000 di tonnellate e un' area di 13.1 acri. Gli angoli alla base sono quasi perfetti: angolo sud-est 89° 56'e 27", quello di nord-est 90° 3' 2", quello di sud-ovest 90° 0' 33", e quello di nord-ovest 89° 59' 58" (appena due secondi d'arco di differenza).

Secondo stime affidabili, la Piramide consiste di un totale di circa 2.300.000 blocchi di pietra calcarea e granito, con pesi che variano dalle 2.5 tonnellate alle 70 tonnellate. Non solo, ma bisogna aggiungere anche un rivestimento simile a uno specchio di 22 acri costituito, da 115.000 pietre lucidissime, ciascuna del peso di 10 tonnellate, che originariamente coprivano tutte e quattro le facciate. Dopo essere stata staccata da un violento terremoto nel 1301 a.C., la maggior parte dei blocchi di rivestimento fu rimossa per la costruzione del Cairo.

Tra gli specialisti in archeologia egizia, è opinione comune che fu costruita come tomba per il faraone della IV Dinastia (2575 - 2467 a.C.) Khufu (conosciuto come Cheope). Questa opinione si basa principalmente sul ritrovamento di geroglifici su alcune pietre all'interno della piramide che assomigliano al suo sigillo, e alla testimonianza di Erodoto che vide i monumenti nel V° secolo a. C., cioè più di 2000 anni dopo che erano stati costruiti. Nonostante il fatto che nessun corpo fu mai trovato all'interno delle sue stanze ben sigillate, gli egittologi persistono nella loro teoria, facendo nascere una storia su decine di migliaia di schiavi costretti al lavoro per decine di anni ne...

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view post Posted on 9/4/2009, 13:21 by: Kilobaid     +1   -1Reply


Le sette meraviglie del mondo antico

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image Giardini Pensili image

Tutti gli antichi testi dicevano che i giardini pensili di Babilonia erano il solo luogo della città in cui era stata usata la pietra. Erodoto, cui piacevano oltremodo i particolari pieni di fantasia, consacra un lungo paragrafo a questi, che i lirici annoveravano tra le sette meraviglie del mondo. Dopo uno studio minuzioso dei testi antichi e un attentissimo scavo, Robert Koldewey (un archeologo) arrivò fatalmente alla conclusione che le strutture a volta presso la Porta Ishtar erano davvero la base di sostegno dei famosi giardini pensili di Babilonia.

La strada processionale, larga 22 metri, rivestita da mattonelle smaltate azzurre e ornate con 120 leoni di oltre due metri, con le fauci spalancate e dipinti di bianco, rosso e giallo, passava attraverso la celebre porta Ishtar, gigantesca opera fortificata, fiancheggiata da due torri avanzate, anche interamente rivestita da mattonelle smaltate azzurre decorate con immagini di animali sacri tori, draghi, disposti in alternate, che si calcola ammontassero a una trentina.

Noteremo a questo proposito come l'arte neo-babilonese, rinunci alla decorazione figurata agli intenti storici e narrativi tipici della decorazione assira in cui i soggetti erano imperniati sulla figura del sovrano e sulla descrizione delle imprese: cambia qui il materiale, sostituendosi alla pietra il mattone smaltato o la pittura a colori verticali, e il soggetto, prevalentemente simbolico che assume una funzione decorativa mediante l'iterazione di uno stesso motivo o figura; la decorazione delle superfici maschera così, ricoprendole con colori smaglianti di uno stendardo, le strutture architettoniche.


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Comments: 1 | Views: 68Last Post by: dolcixima (23/11/2009, 20:37)
 

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view post Posted on 9/4/2009, 13:10 by: Kilobaid     +1   -1Reply


Le sette meraviglie del mondo antico


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Il colosso di Rodi

Da una legge sacra di Cirene appare che la parola "Kolossos" significava la statuetta aniconica di argilla, legno o cera rappresentante il doppio di un individuo, maschio o femmina. Il vocabolo appartenente ad una lingua pre-greca di ceppo asiatico, significò, ancora in età preellenica, non solo la statuetta di valore magico, ma la vera e propria statua, con tale significato, fu acquisito dal dialetto dorico, quando i Dori colonizzarono le isole e l'Asia Minore. Per tale ragione troviamo attribuito questo termine alla statua gigantesca di Helios che la città dorica di Rodi innalzò in ricordo della vittoriosa resistenza all'assedio di Demetrio Poliorcete.

La statua venne costruita da Chares di Lindo, scolaro di Lisippo. Dopo che venne eretta il vocabolo "kolossos" indicò solo le statue di grandissime dimensioni ed essa venne annoverata tra le sette meraviglie del mondo. L'iscrizione dedicatoria è conservata nelle fonti scritte e forse anche si può ricostruir l'epigramma dell'artista. La costruzione dell'opera durò dodici anni, sicchè si può pensare che l'opera fu dedicata nel 290 a.C. a Helios. Pare che essa fu elevata sotto Seleuco Nicatore, data che non sposta tale cronologia. Dal racconto di Filone di Bisanzio riguardante la costruzione della statua, si apprende che essa era alta 32 metri e che l'artista, dopo aver infisso solidamente con grossi perni di ferro i piedi di bronzo della statua in una base di marmo, elevò il resto del corpo a strati avendo cura di preparare, nell'interno della statua, un'intelaiatura di ferro, formata da barre orizzontali e di montanti, che seguivano la forma della statua e che erano fissati con perni alle pareti di essa.

Lo scheletro di ferro era stabilizzato da un riempimento fatto con blocchi di pietra. Per la fusione, sul posto, delle parti bronzee era stato elevato tutto intorno un terrapieno. Non è escluso che essa fosse di legno e che la quantità di assi e d...

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Comments: 0 | Views: 25Last Post by: Kilobaid (9/4/2009, 13:10)
 

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view post Posted on 14/6/2011, 18:08 by: PENELOPE111     +1   -1Reply

La Città Proibita

中国国际广播电台



Al centro di Pechino, capitale della Cina, ci trova uno splendido, maestoso e misterioso complesso di edifici, ossia la famosissima Città Proibita, una gemma dell’antica architettura cinese e il maggiore e meglio conservato complesso di antichi edifici in legno del mondo, inserita nel 1987 nella lista del Patrimonio Culturale Mondiale.

La Città Proibita venne eretta in 14 anni a partire dal 1406 su ordine del secondo imperatore Ming Zhu Di. Per circa 500 anni, fino alla caduta della dinastia Qing nel 1911, 24 imperatori vissero e governarono il paese da questa sede. L’ enormità delle dimensioni, la bellezza dello stile, lo splendore dell’architettura ed il lusso dell’arredamento sono rari al mondo. Il complesso occupa 720.000 mq, con una lunghezza sud-nord di 1000 metri ed un’ampiezza est-ovest di 800 metri, ed è circondato ai quattro lati da mura alte più di 10 metri e da un canale di protezione ampio più di 50. Questo risulta strutturato rigorosamente secondo il sistema rituale, i criteri politici e lo spirito etico delle dinastie feudali, mentre la struttura generale, la dimensione, la forma degli edifici, i colori della decorazione e l’arredamento esprimono tutti il supremo potere imperiale e un severo sistema gerarchico. Gli edifici più impressionanti sono i tre maggiori, ossia la Sala della suprema armonia, la Sala della media armonia e quella della preservazione dell’armonia, le principali sedi dell’esercizio del potere e delle maggiori cerimonie presiedute dagli imperatori. La Sala della suprema armonia è il centro della Città Proibita, ospitando fra l’altro il trono dorato imperiale e costituendo l’edificio più splendido del complesso. Posta a nord di un piazzale ampio 30.000 mq, la struttura si erge su una terrazza di pietra banca alta 8 metri, con un’altezza di quasi 40 metri, risultando la maggiore del complesso. Nella cultura cinese, il drago rappresenta l’autorità imperiale e l’imperatore è chiamato “figlio del vero drago”, quindi la decorazione interna della Sala della suprema armonia utilizza in gran quantità la figura del drago, con circa 13.000 immagini. La Città Proibita presenta ancora molte altre caratteristiche, come la presenza di 9999,5 sale, in quanto gli antichi cinesi ritenevano che il Palazzo celeste dove viveva l’imperatore celeste possedesse 10.000 sale, ora l’imperatore terreno era considerato suo figlio, quindi doveva limitarsi, senza superare il padre, quindi la Città Proibita conta mezza sala in meno rispetto al Palazzo celeste. L’enorme complesso di edifici concentra il meglio dell’intelligenza del popolo lavoratore. Dal...

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Comments: 0 | Views: 71Last Post by: PENELOPE111 (14/6/2011, 18:08)
 

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view post Posted on 23/6/2009, 15:18 by: Kilobaid     +1   -1Reply


Le nuove 7 meraviglie del mondo







Il Colosseo (70-82 a.c.) Roma, Italy

Nel 72 d.C., l'imperatore Vespasiano, della dinastia dei Flavi, comanda quella che sarà poi considerata la prodezza tecnica dell'antico Impero Romano: il Colosseo. Costruito per premiare i legionari vittoriosi e celebrare la gloria dell'Impero, fu inaugurato da Tito. Al termine di un cantiere di una sola decina d'anni, il figlio di Vespasiano presiedette all'inaugurazione del tempio dei giochi con grande fasto. Gli spettacoli durarono tre mesi, alternando lotte tra animali, le venationes e, ovviamente, i combattimenti tra gladiatori, le munera. Più di 50 000 spettatori potevano essere accolti nel suo recinto, aperto su di una multiplicità di arcate. Elevato su 4 piani, il punto più alto dell'anfiteatro culminava, un tempo, a più di 50 m. In elissi, l'imposante monumento dispone di almeno 500 m di circonferenza. Originariamente conosciuto come Anfiteatro Flavio, o più semplicemente amphiteatrum data la sua maestosità, fu solo in epoca più tardiva, e più precisamente durante il Medioevo, che la struttura si vide attribuire il nome di Colosseo, probabilmente per la prossimità di una colossale statua in bronzo di Nerone.







Il Cristo Redentore (1931) Rio de Janeiro, Brazil

Simbolo del Brasile e della città che lo accoglie, il Cristo Redentore, enorme statua di 38 m di altezza, si erge in cima del "Monte Gobbo", la montagna Corcivado, vegliando pacificamente su Rio de Janeiro. Disegnata dal brasiliano Heitor da Silva e creata dallo scultore francese Paul Landowski, la statua ha acquisito un nomea mondiale in pochi anni, fino a diventare uno dei monumenti più conosciuti. Dopo un cantiere durato 5 anni, la scultura fu inaugurata il 12 ottobre 1931. Dall'alto dei 170 m della montagna, il ...

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Comments: 1 | Views: 74Last Post by: @dolcixima@ (5/9/2009, 20:57)
 

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