The Collector

Meta Visione

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Kilobaid
view post Posted on 4/5/2015, 14:13 by: Kilobaid     +1   -1
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Le visioni mentali non sono una novità per la scienza. Tanti studi hanno stabilito che alcuni soggetti in particolari stati mentali hanno tali visioni. Giovanna D'Arco, per esempio aveva delle visioni. Il punto è che i psicologi in generale, e in particolare i psichiatra, tentano di liquidare tale fenomeno, come sintomo di schizofrenia. In altre parole le persone che affermano di avere visioni sono considerate pazze. A parte che bisognerebbe meglio definire lo stato di pazzia, per non incorrere nell'errore di classificare pazzia, tutto ciò che sfugge alla nostra comprensione.

Diversamente, quello che la scienza dovrebbe studiare è il fenomeno in sé, e tentare di stabilirne le regole. E, non è da escludere che un individuo con disturbi mentali possa manifestare uno stato alterato della mente, capace di attivare funzioni del cervello attualmente sconosciute. Dimostrando così, che la mente possiede capacità inesplorate.

A sostegno di tale tesi, è superfluo ricordare, che quasi tutti i santi della storia e i mistici, hanno dichiarato di avere visioni. Ultimo in ordine cronologico: padre Pio. Penso che nessuno studioso, azzarderebbe affermare che padre Pio sia stato pazzo.

Quindi, invece di liquidare tutto come sintomo di disturbo mentale, bisognerebbe iniziare una seria ricerca per comprendere i meccanismi. Tale studio potrebbe proiettare il genere umano verso nuovi e inesplorati confini. Inoltre l'indagine strumentale potrebbe verificare la fondatezza del fenomeno ..... diversamente da altri fenomeni in cui l'indagine strumentale non sempre è possibile sia perchè non disponiamo delle necessarie apparecchiature sia per la complessità stessa del fenomeno, quale Per esempio l' OBE. Questo perché è molto più complesso stabilire se una persona effettivamente è uscita fuori dal corpo. Mentre con le visioni, la mente comunque produce una attività elettrica misurabile con gli opportuni strumenti.

Le visioni sono quasi sempre spontanee, ma esistono soggetti che attraverso particolari esercizi di contemplazione..... particolari tecniche di rilassamento, e altro che non saprei definire con la parola scritta perchè impossibile, sono in grado di attivare la meta-visione. E' considerando che qualsiasi attività della mente produce energia, non sarebbe difficile poter individuare ed isolare tale forma di energia, e farne materia di studio.

Quello che so della facoltà delle visioni, parte dalla mia esperienza diretta, e quindi non sono in grado di verificare se anche altre persone siano in grado di svilupparle, oppure siano in grado di produrre tale "fenomeno", dal momento che per provarlo, occorrono risorse non indifferenti, che solo una grande struttura scientifica può impiegare.

Né sono in grado di dire, se tale facoltà sia innata, oppure può essere indotta usando tecniche appropriate. Quello che so, è che un giorno ero sul letto, raccolto e avvolto da un grande richiamo spirituale, tanto che persi la cognizione del tempo e dello spazio, incominciando a vedere dei bagliori che partivano dalla parete di fronte fino ad invadere l'intero campo visivo. Attraverso quel bagliore incominciai a vedere scene di vita molto antiche, e di luoghi sconosciuti. Trovo inutile raccontare ogni cosa che ho visto, anche perchè tante cose sono diverse da come le conosciamo.

Passato lo smarrimento e lo stupore di quanto avevo visto, mi resi conto che attraverso quel particolare stato d'animo ...... mentale, riuscivo ad andare a cinema senza acquistare il biglietto. Tutto questo accadde che avevo solo 16 anni, anche se devo ammettere che di cose strane ne accadevano periodicamente. Ma mai come quella volta.

Avendo una discreta esperienza di certi fenomeni, compresi subito che involontariamente avevo aperto una nuova porta nella mia mente ...... e, nella mia anima. Così tutti i giorni, ed in particolare prima di addormentarmi, creavo quel particolare stato mentale che mi permetteva di vedere scene di vita di un mondo e dimensione oltre di noi.

La mia domanda è sempre la stessa: ci sono altre persone che vivono la mia stessa esperienza??

Da piccolo, diversamente dagli altri bambini, invece di giocare come facevano gli altri bambini, , ero trasportato da quella sensazione spirituale che mi spingeva ad imitare il parroco della mia parrocchia nell'atto di celebrare la messa. Quello che mi attirava, non era un richiamo religioso, ma qualcosa di molto più profondo: mi attirava la solennità di quel rito, rivolto a qualcosa di grande, che sentivo molto forte in me, come se ne fossi parte, e ne conoscessi il senso ..... l'origine ..... la potenza.

Ma, tutto questo non è sufficiente a mantenere intatte le percezioni e quel richiamo verso qualcosa oltre di noi, dato che con il tempo ...... diventando adulti, tali percezioni si perdono, man mano che si è assorbiti dalla cultura e da tutto ciò che è intorno a noi. Non accade, se oltre a ciò che è innato in noi, si manifestano fenomeni che segneranno per sempre la nostra vita. Per esempio vedere per circa un mese tutte le sere, delle presenze ai piedi del mio letto. Tale forte esperienza, di cui anche un bambino, è in grado di comprendere di essere stato testimone di un evento oltre l'umano, diventa un forte collante, che si va a saldare a quel richiamo e percezioni di cui parlavo prima. Tutto questo, e ciò che si è susseguito lungo il corso della mia vita ..... mi hanno dato quella consapevolezza e forza d'animo, da farmi affermare che la certezza di altri mondi e dimensioni oltre di noi, è l'unica vera certezza che ho in questa vita.

Lo scopo di tale narrazione, non è quello di convincere alcuno, anche perchè noi vediamo solo quello che siamo. Invece, vuole essere un conforto e insieme un incoraggiamento per coloro che avvertono una grande spiritualità e la forte percezione di qualcosa oltre di noi. E, forse il conforto di credere di non essere solo, in un mondo che sento non appartenermi.

I nativi d'America, per comunicare inviavano segnali di fumo, noi usiamo il telefonino. Io so che c'è un diverso modo: usare il potere del nostro spirito.

La scienza dovrebbe porsi il problema, che la fisica così come la conosciamo, è solo una, delle tante possibili varianti, e che quindi non è in grado di dare tutte le risposte di ciò che esiste intorno a noi, e cosa realmente siamo. Per questo è essenziale che la comunità scientifica, modifichi il suo atteggiamento ponendosi davanti a certi problemi con una diversa visione d'insieme.






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